Il 28 marzo del 1944 giunge a Casa Giubileo un numeroso contingente di militi della GNR di Siena con l’obiettivo di catturare i partigiani che si erano rifugiati nel casolare dove all’epoca viveva la famiglia Vannoni
All’eccidio riuscì a sfuggire un partigiano, Vittorio Meoni, grazie al quale è stato possibile ricostruire gli eventi che sarebbero rimasti altrimenti conosciuti solo dalla documentazione scritta prodotta dalla GNR che racconta una versione dei fatti molto diversa da ciò che accadde nella realtà di quel 28 marzo 1944.
Nel dopoguerra i responsabili dell’eccidio furono sottoposti a procedimento giudiziario che terminò con numerose condanne.
Nel corso degli anni le istituzioni locali hanno interpretato la volontà e i sentimenti della cittadinanza realizzando un contesto che tramandasse la memoria dell’evento che così profondamente ha segnato le comunità del senese e non solo. Infatti l’eccidio di Montemaggio rimane il più importante eccidio avvenuto in Toscana.
E’ del 1997 l’inaugurazione di Casa Giubileo come Sacrario della Memoria e luogo pensato per essere fruito attraverso visite tematiche.